Autotutela, lo strumento del Fisco per correggere i propri errori
Come funziona la procedura che si innesca quando l’Agenzia delle Entrate prende atto di aver commesso un errore

Quando il Fisco riconosce di aver commesso un errore può annullare il proprio operato e correggersi senza attendere la decisione di un giudice: questo potere di autocorrezione si chiama “autotutela” e compete, generalmente, allo stesso Ufficio che ha emesso l’atto.
Un atto illegittimo può essere annullato “d’ufficio” dall’Agenzia delle Entrate, in via del tutto autonoma, oppure su richiesta del contribuente. In tale ultimo caso, il contribuente può trasmettere all’ufficio competente una semplice domanda in carta libera contenente un’esposizione sintetica dei fatti e corredata dalla documentazione idonea a dimostrare le tesi sostenute.
Nella domanda occorre che sia indicato l’atto di cui si chiede l’annullamento e i motivi che fanno ritenere tale atto illegittimo e, di conseguenza, annullabile in tutto o in parte.