Bonus in edilizia, attenzione al contratto collettivo applicato dall’impresa
Una Circolare delle Entrate riassume i bonus legati ai lavori e alle ristrutturazioni edili.

I bonus legati ai lavori e alle ristrutturazioni edili sono collegati all'applicazione, da parte dell'impresa esecutrice, dei contratti collettivi del settore edile stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale: a ricordarlo è l'Agenzia delle Entrate, con una Circolare sottoscritta in collaborazione con il ministero del Lavoro.
Infatti, per ottenere il godimento delle seguenti detrazioni fiscali riguardanti:
- incentivi per l'efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici;
- detrazione per gli interventi finalizzati al superamento e l'eliminazione di barriere architettoniche;
- credito d'imposta per l'adeguamento degli ambienti di lavoro;
- interventi di ristrutturazione edilizia e per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici;
- ristrutturazioni per “sistemazione a verde” di aree private;
- il “bonus facciate” al 60%,
il soggetto-datore di lavoro che esegue opere di importo superiore a € 70.000 è tenuto a indicare nel contratto di prestazione d'opera o di appalto e nelle relative fatture che i lavori edili sono eseguiti in applicazione dei contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.