E-fatture: come gestire i codici errore

Aumentano sempre di più le situazioni di errore in cui possono cadere i contribuenti creando non pochi grattacapi. Ma come si può rimediare?

E-fatture: come gestire i codici errore

Si illustrano, in tema di fatturazione elettronica, i codici errore più problematici e che interessano vari casi ed episodi quotidiani.

Se cedente e cessionario hanno entrambi la partita IVA estera?

Grazie al nuovo codice errore 00476, non è ammessa una fattura elettronica riportante contemporaneamente nel Paese dell'identificativo fiscale del cedente/prestatore e del cessionario committente un valore diverso da IT. Quindi per le fatture per autoconsumo o per cessioni gratuite di beni senza rivalsa, documentate con il TD27, così come per lo splafonamento dell'esportatore abituale con il TD21, verrà generato un errore in presenza dei controlli con codice 471 e 472 quando in fattura venga riportato un cedente diverso dal cessionario.

Cedente/prestatore e cessionario/committente: obbligo di distinzione

Il restyling del criterio di controllo per l'errore 00471, relativo ai tipi di documento TD01, TD02, TD03, TD06, TD24, TD25 e TD28 (fattura ordinaria) e TD07 (fattura semplificata), prevede che il cedente/prestatore non possa risultare uguale al cessionario/committente della fattura. Per poter risolvere tale problematica si potrà inserire un cliente o un fornitore con p. IVA diversa.

Errore 00472: uguaglianza tra cedente e cessionario

Il cedente/prestatore dev'essere uguale al cessionario/committente della fattura, per i tipi di documento TD21 e TD27.

Assenza di P.IVA del cedente

Per i tipi di documento TD16, TD17, TD18, TD19, TD20, TD22, TD23 e TD28 non è ammessa l'indicazione, nel documento fiscale, di un cedente sprovvisto di partita iva o identificativo fiscale, ma solo in possesso del codice fiscale (codice errore 00475).

Si dovrà così andare ad intervenire sull'anagrafica del fornitore che sia stata inserita nell'autofattura e compilare così il campo P.IVA – se il fornitore è italiano – oppure il campo ID Fiscale – se il fornitore è un soggetto estero – ponendo così rimedio all'errore verificatosi.

In quali casi il cedente italiano non è ammesso?

Nei documenti TD17, TD18, TD19 e TD28 se viene indicato in fattura un cedente italiano, comparirà l'errore 00473.

Allo stesso tempo, nel caso del TD28, il cedente deve risultare necessariamente sanmarinese, ossia con IdPAese uguale a SM (San Marino).

Per rimediare all'errore, si dovrà scegliere l'opzione dell'anagrafica di un fornitore estero. Nell'ipotesi del TD28, si dovrà inserire il fornitore sanmarinese oppure correggere l'anagrafica fornitore inserendo il valore “San Marino” nel campo IDPaese del fornitore.

CedenteErrore 00473

Aliquota IVA diversa da 0: errori 401 e 430

L'indicazione di un'aliquota IVA diversa da zero e con la presenza dell'elemento “natura” non è mai ammessa se non nel caso delle operazioni in reverse charge interno, per le quali l'acquirente abbia deciso, facoltativamente, di trasmettere il flusso integrativo ad SdI utilizzando il “tipidocumento” TD16 (codice errore 00401).

Quindi l'intervento degli errori 00401 e 00430 è individuabile nell'inserimento di un'aliquota diversa da 0 (zero) alla voce codice IVA, selezionando un tipo IVA incompatibile (quale, esente, escluso, fuori campo). Il campo Natura, ad eccezione del TD16 (00401), dev'essere compilato esclusivamente qualora l'aliquota IVA sia pari a zero.

news più recenti

Mostra di più...