Immobili turistico ricettivi: in arrivo un nuovo credito imposta
Il bonus, previsto dal Decreto Ucraina, è pari al 50% della seconda rata IMU 2021 versata per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 presso i quali è gestita l'attività ricettiva

In risposta al perdurare degli effetti connessi all'emergenza sanitaria e all'incremento dei prezzi dei prodotti energetici dovuti alla guerra in Ucraina, il Governo ha messo a punto un nuovo credito d'imposta per l’IMU del comparto turismo.
A chi spetta?
Beneficiari del credito d'imposta sono:
- le imprese turistico-ricettive;
- le imprese che esercitano attività agrituristica (L. 96/2006);
- le imprese che gestiscono strutture ricettive all'aria aperta, comprese quelle del comparto fieristico e congressuale;
- i complessi termali e i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.
In cosa consiste?
Il contributo, riconosciuto sotto forma di credito d'imposta, è pari al 50% dell'importo versato come seconda rata 2021 dell'IMU per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 presso i quali è gestita la relativa attività ricettiva, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività esercitate.
Un ulteriore requisito fondamentale riguarda il calo del fatturato. Nello specifico, poter accedere all'agevolazione, gli operatori interessati, devono aver subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel periodo indicato di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo dell'anno 2019.
Il credito d'imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24 a partire dal periodo di imposta 2022.
Come presentare la domanda?
I soggetti interessati devono presentare apposita istanza all'Agenzia delle Entrate attraverso un'autodichiarazione relativa al possesso dei requisiti nel rispetto delle direttive riferite agli aiuti di Stato.
Modalità, scadenze e contenuto delle autodichiarazioni verranno stabiliti con provvedimento dell'Agenzia delle Entrate.