Liti con il Fisco, ecco come chiuderle entro giugno
Quali sono gli adempimenti previsti dalla legge per mettere la parola fine alle controversie tributarie

Le liti fiscali pendenti al 1° gennaio possono essere chiuse entro il prossimo 30 giugno previa presentazione di apposita domanda e il pagamento degli importi dovuti.
La presentazione della domanda
Il primo step è la presentazione della domanda, una per ciascuna controversia, con la quale si manifesta la volontà di estinguere la controversia insorta con l'Agenzia fiscale.
È bene fare attenzione ai casi in cui una controversia pendente ne abbia “riunificato” altre come i procedimenti che riguardo una società di persone e i relativi soci: in casi del genere occorrerà procedere alla presentazione di tante istanze quante sono state le liti insorte con altrettanti contribuenti.
Il pagamento degli importi dovuti
Altro adempimento necessario è il pagamento degli importi dovuti che variano se si opta per il versamento in unica soluzione oppure rateale:
- per gli importi dovuti sino a mille euro si dovrà procedere al relativo versamento entro il 30 giugno 2023
- per gli importi superiori ai mille euro è invece ammesso il pagamento rateale (massimo 20 rate trimestrali di pari importo, con decorrenza dal 1° aprile 2023 e da versare, rispettivamente entro il 30 giugno 2023, il 30 settembre, il 20 dicembre e il 31 marzo di ciascun anno).
Non è possibile compensare le somme dovute per la definizione con eventuali crediti vantati dal contribuente.