Pace fiscale non per tutti

Fuori dalla tregua le liti in cui l’Agenzia delle Entrate non era parte del giudizio al 1° gennaio 2023

Pace fiscale non per tutti

Se al 1° gennaio 2023 l'Agenzia delle Entrate non era parte del giudizio, non è possibile accedere alla definizione agevolata delle controversie tributarie. E neppure possono fruire della tregua fiscale le sanzioni già definite.

A metterlo nero su bianco è la stessa Agenzia delle Entrate, che, a fronte dei dubbi sollevati da alcuni contribuenti, è intervenuta per fare chiarezza su ciò che rientra e cosa resta escluso dalla particolare procedura che consente di chiudere le liti con il Fisco, pendenti al 1° gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in Cassazione e anche a seguito di rinvio, pagando un importo uguale al valore della controversia, costituito dall’importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l’atto impugnato. In caso di controversie relative alle sole sanzioni, il valore è costituito dalla somma di queste.

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