Partite IVA, seconda rata dell’acconto a gennaio

La scadenza di novembre slitta al 16 gennaio se ricavi o compensi del 2022 non superano i 170 mila euro

Partite IVA, seconda rata dell’acconto a gennaio

Tra le molte novità previste dal Decreto Anticipi collegato alla manovra finanziaria 2024, approvato nei giorni scorsi dall’esecutivo e già in vigore, è prevista, la proroga del versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi al 16 gennaio 2024, senza applicazione degli interessi. Lo slittamento, che interessa il solo anno 2023, non riguarda tutti ma esclusivamente le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro. A slittare come detto è il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi con esclusione però dei contributi previdenziali. Il versamento può essere dilazionato fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese, con applicazione, in tal caso, degli interessi, a partire dalla seconda rata.

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