Plusvalenze su cessioni di quote: tassabili anche senza incasso
La Cassazione conferma che il reddito si realizza alla stipula del contratto. Il mancato rispetto del termine dilatorio va eccepito sin dall’inizio.

Con la sentenza n. 10694/2025, la Corte di Cassazione chiarisce due aspetti centrali in tema di plusvalenze su cessioni di quote. In modo particolare, secondo la Corte il mancato rispetto del termine dilatorio ex art. 12, comma 7, dello Statuto del contribuente (ora abrogato) non può essere rilevato d’ufficio, ma va eccepito nel ricorso introduttivo. Inoltre, la plusvalenza da cessione di quote sociali è fiscalmente rilevante al momento della stipula del contratto, anche se il prezzo non viene incassato. Il principio di competenza impone la tassazione nel periodo di formale realizzazione, mentre l’eventuale mancato pagamento potrà rilevare solo successivamente, come sopravvenienza passiva.