Prezzo indicato nel contratto di mutuo inferiore ai valori OMI: è indizio qualificato
La Cassazione ha confermato, ancorché in un contesto particolare, la centralità e la valenza probatoria del valore immobiliare risultante nel contratto di mutuo.
Il prezzo di compravendita dell'immobile riportato nel contratto di mutuo stipulato dall'acquirente, anche se inferiore al prezzo normale ricavabile dai listini della Camera di commercio e/o dai valori OMI, costituisce un valido elemento indiziario in grado di giustificare l'accertamento.
La Corte di Cassazione ha riconosciuto la legittimità dell'accertamento in quanto basato su un parametro (ossia il prezzo di vendita dell'immobile indicato nel contratto di mutuo) che, essendo contenuto in un atto pubblico, è stato considerato come un elemento particolarmente significativo di per sé già sufficiente a supportare l'accertamento, indipendentemente dall'avvio ulteriori indagini e dal fatto di essere inferiore al prezzo normale ricavabile dai listini della Camera di commercio oppure dai valori OMI. Sarebbe stato quindi onere della società dimostrare la congruità del prezzo indicato nell'atto di vendita.
La Corte ha confermato, ancorché in un contesto particolare, la centralità e la valenza probatoria del valore immobiliare risultante nel contratto di mutuo.