Riforma fiscale, come cambierà la tassazione dei fabbricati
Approvata dalla Camera il disegno della delega fiscale. Tra le novità, l’estensione del regime sostitutivo della cedolare secca

Con la riforma fiscale cambierà anche il sistema dell’IRPEF. La revisione però, come noto, comporta un iter piuttosto lungo. Nei giorni scorsi è stato aggiunto un nuovo tassello: la Camera ha detto sì al disegno di legge Delega al Governo. Il testo approvato prevede che vengano introdotte alcune novità nella tassazione dei redditi derivanti dai fabbricati. In particolare, è prevista la possibilità di estendere il regime della cedolare secca agli immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo a condizione che il conduttore sia un esercente attività di impresa, di un'arte o una professione.
Si ricorda che la cedolare secca è un regime facoltativo che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali per la parte derivante dal reddito dell’immobile (attualmente l’aliquota della cedolare secca è pari al 21% del canone annuo). In più, per i contratti sotto cedolare secca non vanno pagate l’imposta di registro e l’imposta di bollo, ordinariamente dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione.