Risoluzione anticipata del contratto e patent box
L'Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in tema di Patent box, relativamente alla somma derivante dalla risoluzione anticipata del contratto di licenza.

La somma per la risoluzione anticipata del contratto, rappresentando un contributo finanziario per risarcire i danni subiti dall’istante a seguito dell'inadempimento di una società nell'esecuzione del contratto di licenza, va computata tra i componenti positivi di reddito da considerare ai fini del Patent box. E' quanto ha chiarito l'Agenzia delle Entrate con una Risposta ad interpello.
Nel dettaglio, la società istante ha chiesto all'Agenzia delle Entrate se la somma percepita dalla stessa e pagata dal sub licenziatario possa essere ricondotta nell'ambito delle somme percepite ai sensi dell'art. 7 c. 4 DM 28 novembre 2017.
Nel caso in esame, considerato che dalle affermazioni di parte e dall'analisi dei documenti inviati all'Agenzia delle Entrate emerge che la somma in oggetto rappresenta un contributo finanziario per risarcire i danni subiti dall'istante a seguito dell'inadempimento di Beta nell'esecuzione del contratto di licenza e la conseguente difficoltà di individuare un nuovo sub licenziatario nei brevi tempi connessi alla anticipata cessazione del contratto in essere, l'Agenzia delle Entrate ritiene che tale somma debba essere computata tra i componenti positivi di reddito da considerare ai fini dell'agevolazione del Patent box.