Settore dei giochi, cambiano le regole
Al via la riforma del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza.

Cambiano le regole del rapporto concessorio per i giochi a distanza con vincite in denaro che si effettuano in modalità interattiva attraverso una piattaforma su internet, in tv o al telefono.
L’esercizio e la raccolta a distanza dei giochi pubblici resterà consentito ai titolari di concessione rilasciata dall'Agenzia delle dogane all'esito di gara pubblica (la concessione avrà durata massima di 9 anni, con esclusione del rinnovo). Sono previsti specifici requisiti (soggettivi, professionali, tecnici, patrimoniali, etc.) e condizioni (piano degli investimenti, iniziative per contrastare il gioco patologico, rilascio di garanzie, versamenti di cauzioni, etc.) che devono essere posseduti dai soggetti che partecipano alla gara pubblica e che devono valere per la durata della concessione.
Tra gli obblighi a carico del concessionario vi sono: la tracciabilità dei flussi finanziari connessi al gioco, il versamento di un corrispettivo una tantum di 7 milioni di euro per ogni concessione richiesta e il pagamento di un canone annuo di concessione determinato nella misura del 3% del margine netto del concessionario.
Inoltre, sono introdotte specifiche penali in caso di mancato o ritardato versamento, di ritardo superiore a 30 giorni nella presentazione della documentazione e dell'inadempimento degli obblighi previsti dalla convenzione e sono previste ipotesi di risoluzione consensuale della convenzione.