Vendite on-line, sopra i 2 mila euro scatta la comunicazione
L’obbligo ricade sulle piattaforme digitali chiamate a comunicare i redditi prodotti dai venditori attraverso le vendite on-line.

Dal 1° gennaio scatta l’obbligo per i gestori delle piattaforme digitali di comunicare i redditi prodotti dai venditori attraverso le attività di vendita online relative:
- alla locazione di beni immobili;
- alla vendita di beni e servizi personali;
- al noleggio di qualsiasi mezzo di trasporto.
A prevederlo è la direttiva europea Dac7 a cui l’Italia deve ancora conformarsi emanando degli appositi decreti legislativi che recepiscano le varie novità.
La Direttiva prevede, inoltre, che Il gestore della piattaforma dovrà acquisire e verificare specifiche informazioni per ciascun venditore quali, ad esempio, i dati anagrafici, la ragione sociale, il numero d'identificazione fiscale (NIF), eventuale partita IVA, il numero di registrazione dell'attività ed i dati del conto finanziario. Dette informazioni, dovranno essere trasmesse all’Agenzia delle Entrate, in relazione al periodo oggetto di comunicazione, entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quello a cui si riferisce la comunicazione stessa (pertanto, le prime comunicazioni dovranno essere inviate entro il 31 gennaio 2024).
Sono esclusi dalla comunicazione, i soggetti per i quali:
- il gestore della piattaforma ha facilitato meno di 30 attività pertinenti, mediante la vendita di beni;
- l'importo totale del corrispettivo versato o accreditato non risulta superiore a 2.000 euro durante il periodo oggetto di comunicazione.